Tutte le parti della pianta contengono alcaloidi tossici, soprattutto colchicina. La dose letale per un adulto è di 70 grammi.
Alta tossicità. Velenoso.
Pianta erbacea che fiorisce preannunciando l'autunno, con fiori di breve durata, fragili, formati da un lungo tubo diviso superiormente in 6 lobi di color lilla-porpora. In primavera appare e matura il frutto e si sviluppano le foglie, larghe, lanceolate e lunghe. Il frutto è una capsula che contiene numerosi semi globosi e zigrinati.
La pianta, perenne, è provvista di un bulbo sferico piriforme, ricoperto esternamente da una tunica bruna (rosato per il lampascione).
Cresce immerso profondamente nel terreno.
Lo si trova nei prati falciati e nelle zone erbose umide dal piano fino a 2100 metri di altitudine.
Fiorisce sul finire dell’autunno (i lampascioni, febbraio, marzo).
Foglie e frutti appariranno solo la primavera successiva.
Il Colchico ha il bulbo allungato color bruno e internamente è bianco.
Appena pochi grammi di colchicina sono mortali. Per questo motivo non bisogna mai portare i fiori vicino alla bocca o giocare con piante sconosciute. Tutta la pianta è velenosissima.
Nel fiore non si distinguono calice e corolla ma si ha un unico involucro detto perigonio, incolore nella parte inferiore, di colore roseo in quella superiore.
Il numero di stami sono 6 (vedi foto in alto) e fiorisce in autunno.
Tutte le specie di colchico contengono colchicina, una sostanza fortemente velenosa.
SINTOMI:
Alterazione cardio-circolatoria con ipotensione;
Irritazione delle vie digestive;
Alterazione respiratoria con cianosi;
Insufficienza respiratoria.
(questi sintomi possono comparire da 1 a 10 gg. dopo.
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