Il più delle volte siamo noi, seppur inconsciamente, a copiare il modo di essere degli altri, infatti, non sempre è una scelta voluta: spesso avviene senza una precisa volontà, quasi in modo inconscio. La televisione, il cinema, lo sport, ma anche certe fedi e filosofie, ci impongono modelli che gli psicologi definiscono di "ricalco".
Facciamo di tutto per dare l'immagine migliore di noi stessi, di apparire secondo i canoni delle mode che seguiamo. Uniformarsi a certi canoni infatti, aiuta a sentirsi meglio integrati nel tessuto sociale e quindi graditi ai più.
I giovani, invece, sono diversi. Loro non guardano le apparenze, non si fanno influenzare dai grandi. Loro non si formalizzano più di tanto. Basta essere come loro.
La destra con la destra. La sinistra con la sinistra. (Si sa, la politica).
I laziali con i laziali e i romanisti con i romanisti. (Embè, lo sport).
Metallari con metallari. (Un modo di essere).
Secchioni con secchioni. (Il resto del mondo non li accetta).
ecc.. ecc..
I leader di ogni fede (politica, sportiva, religiosa, ecc.) e condizione, per essere leader, devono avere un branco di pecore che li segua. Un branco di pecore docili, senza una propria identità. Un branco pronto ad imitare pensieri, filosofie e mode. Pecore impazzite che si credono libere di scegliere. Libere di scegliere chi imitare. Noi impariamo fin da piccoli ad essere pecore.
Uscire dai ranghi é quasi impossibile, gli altri non ci accetterebbero. Occorre una forte dose di coraggio, di intelligenza, di forza interiore. Occorre accettare di essere se stessi, di camminare, seppur confusamente, con le proprie gambe senza seguire qualcun altro, altrimenti saremo copie.
Brutte copie di maschere altrui.
Natalino Balasso - Io non sono gli altri
ovvero “Io sono io”: Il mio primo film.
individualismo e collettivismo nel terzo millennio.
Come dicono i Cugini di Balasso: “L’alternativa è intrattenere un’annoiata popolazione oberata dal polpettone che non prova a digerire più”.
Canale: Telebalasso
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